Di seguito una nota diffusa dalla LND Emilia-Romagna sui seminari online organizzati dal commercialista Fabio Zucconi e da Sporteams.
Grande successo del seminario online ideato e realizzato da Fabio Zucconi, dottore commercialista esperto nella consulenza amministrativa, contabile e fiscale per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche e consulente del Comitato Regionale, e da Sporteams. Nei due appuntamenti del webinar, giovedì 16 e martedì 21 aprile, si sono collegate ben 250 Società. Vediamo come affrontare l’emergenza e come si potrebbe ripartire
“Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche ai tempi del Coronavirus: come resistere nel momento dell’emergenza e come ripartire quando sarà finita”. Questo è il titolo del webinar ideato e realizzato da Fabio Zucconi, 47 anni, dottore commercialista con studio in provincia di Parma, esperto nella consulenza amministrativa, contabile e fiscale per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche e consulente del Comitato Regionale dell’Emilia Romagna, e da Sporteams.
Dopo il primo appuntamento del seminario online, tenutosi giovedì 16 aprile, si è resa necessaria una replica, martedì 21 aprile, dato l’alto numero di Società e Associazioni interessate: “Circa 250”, spiega Zucconi, mentre racconta la genesi di questo progetto particolarmente utile e apprezzato. “L’idea di fornire ulteriori servizi alle Associazioni Sportive è nata ancor prima dell’emergenza Coronavirus. L’avvento della pandemia ci ha fatto capire che era necessario aiutare i Club a far fronte ad una situazione nuova e difficile”. Il webinar si è composto di quattro macro aree, che poi sono state esplorate anche nel dettaglio da Zucconi e dai partecipanti.
CONTRATTI. Dopo la prima, relativa agli adempimenti amministrativi e al versamento delle imposte da parte delle Società in un momento in cui le entrate si sono azzerate, ha riscosso grande interesse il tema della gestione dei contratti e dei rapporti con i terzi (atleti, allenatori, sponsor, tesserati, enti pubblici, eccetera). Così, esposta una breve e necessaria introduzione sui principi giuridici di base, Zucconi ha subito fatto un’importante distinzione: “Ci sono contratti a cui si può applicare il concetto di impossibilità sopravvenuta, come quelli che prevedono prestazioni correlate all’attività sul campo che non si è potuta svolgere, ed altri in cui questo principio non vale: penso ad esempio a quelli di sponsorizzazione tramite giornali online o cartacei che hanno continuato la propria attività, veicolando di fatto anche l’immagine degli sponsor legati al calcio dilettantistico, seppure con minor richiamo rispetto all’evento sportivo. Altro discorso per gli accordi economici e per i rimborsi spesa degli atleti, dei tecnici e dei collaboratori: in quel caso vale il concetto dell’impossibilità sopravvenuta, mentre è ancora controverso il tema dei premi di tesseramento dei tecnici, per i quali il consiglio è trovare un accordo secondo i principi di buona fede”. Considerazioni a parte meritano le quote per i corsi di preparazione sportiva (ad esempio le quote per le scuole calcio), che, in assenza di un contratto specifico, potrebbero dovere essere restituite in parte; i rapporti con gli enti pubblici (in caso di convenzione, il pagamento da parte del Club è sospeso fino al 31 maggio, mentre qualora sia il Comune a dover corrispondere alle Società un corrispettivo occorre valutare caso per caso e ci si augura che l’ente pubblico venga incontro alle esigenze dei club sportivi in questo momento di difficoltà; e altri tipi di contratto, come quelli di locazione da privato o di fornitura di abbigliamento.
RISORSE. In un momento in cui la cosiddetta fase 2 dell’emergenza è alle porte, è necessario riflettere anche sui possibili scenari che si apriranno nel momento in cui l’attività sportiva tornerà alla normalità. “Per questo – spiega Zucconi – abbiamo affrontato il tema della gestione finanziaria e del reperimento delle risorse. Al momento non c’è alcun tipo di finanziamento a fondo perduto, tranne i 600 euro previsti per i collaboratori. Esiste la possibilità di accedere ad un credito bancario agevolato garantito dallo Stato, ma anche quella di rivolgersi alla finanza agevolata, attraverso la ricerca di bandi e contributi che solitamente non interessavano alle Società Sportive, abituate a percorrere vie più semplici. Da valutare pure la ricerca di risorse proprie alternative alle sponsorizzazioni e alle quote dei tesserati: il social crowdfunding, il marketing sociale e la richiesta di erogazioni liberali deducibili fiscalmente”.
RIPARTENZA. Sul momento della ripresa, ancora indefinita nei tempi e nei modi, si è espresso Luca Bassilichi di Sporteams, project manager del progetto sulla ripartenza delle Associazioni Sportive, spiegando la necessità di digitalizzare l’attività per permettere una migliore gestione durante la situazione straordinaria, come sarà quella di ripresa, ed eventualmente per le situazioni straordinarie future. Ipotizzate varie fasi: la possibile riapertura a porte chiuse, il passaggio all’accesso a numero chiuso, fino all’attività normalizzata con l’applicazione di regole nuove che dovranno essere seguite anche a regime, per potere monitorare con strumenti digitali la presenza e l’applicazione delle regole di igiene e sicurezza.
Fonte: Ufficio Stampa LND Emilia-Romagna