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Il decreto correttivo: cosa cambia nella Riforma dello sport?

Riforma dello sport e decreto correttivo

Torna l’appuntamento con il dottor commercialista Fabio Zucconi per approfondire meglio le ultime novità introdotte con il decreto correttivo.
Infatti, il Governo, mercoledì 26 luglio, ha approvato in via definitiva il tanto atteso decreto correttivo. 
Gli enti sportivi in questo periodo hanno vissuto in uno stato di incertezza dal momento che sapevamo che sarebbe cambiato qualcosa della riforma conosciuta, ma non ne conoscevamo le modifiche.
Ancora oggi, in realtà, non sappiamo i dettagli della normativa, ma possiamo approfondire gli aspetti e le novità fino ad ora chiare!

Novità decreto correttivo: eliminato l’obbligo di iscrizione all’INAIL 

È stato integralmente eliminato l’obbligo di iscrizione all’INAIL e di versamento del premio dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro per tutti i contratti diversi dal lavoro dipendente.

Viene così superato il problema degli alti costi dal momento che la maggior parte dei contratti di lavoro interni alle asd e ssd saranno inquadrati come collaboratori coordinati e continuativi.

Elenco mansioni considerate come lavoro sportivo 

Viene istituito presso il Dipartimento per lo Sport un elenco di mansioni che possono essere
remunerate come lavoro sportivo. 

Da questo elenco infatti potrebbe scaturire la soluzione al problema dell’inquadramento dei cosiddetti “ausiliari” (custode, magazziniere, ecc.)

Limite orario settimanale CoCoCo

Viene alzato il limite orario settimanale che consente di inquadrare come collaboratore coordinato
e continuativo e quindi di non assumere il lavoratore sportivo. Le ore settimanali vengono aumentate
da 18 a 24, a cui devono essere aggiunte le ore dedicate allo svolgimento di manifestazioni sportive.

Con il decreto correttivo, confermate le tre fasce di reddito

Le tre fasce sono state confermate, in relazione alle quali si applicano regole fiscali e contributive diverse e quindi:

  • entro 5.000 euro annui NON si pagano né imposte né contributi previdenziali;
  • tra 5.000 euro e 15.000 euro annui si pagano contributi previdenziali, ma non si pagano le imposte
  • oltre 15.000 euro annui si pagano sia imposte che contributi previdenziali

Credito di imposta per rimborsi

Viene introdotto un credito di imposta per rimborsare gli enti sportivi di piccole dimensioni dei maggiori costi sostenuti per il carico previdenziale.
Tuttavia questa misura risulta poco efficace in 
quanto il limite di ricavi complessivi è stato posto a 100.000 euro e quindi risulta molto basso. Di conseguenza, per poter accedere al credito occorre svolgere adempimenti non banali. Inoltre la misura, al momento, copre solo gli oneri sostenuti nei mesi da luglio a novembre 2023 e quindi risulta poco appetibile.

➞ Leggi anche: Sport dilettantistico: novità sulla legge 398/1991

Rimborsi per i volontari

Per i volontari è stata confermata la possibilità di erogare rimborsi fino a 150 euro mensili autocertificati, ma soprattutto è stata data la possibilità di dare rimborsi per spese documentate e per viaggi svolti all’interno del Comune di residenza.


L’attesa della pubblicazione del decreto correttivo

Da qui alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale ci potranno essere nuove modifiche e novità. Non ci resta che aspettare e continuare a restare aggiornati. Noi di Sporteams siamo a disposizione per ogni dubbio o richiesta. 


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Sporteams GeCo, ideato in collaborazione con Fabio Zucconi, è stato sviluppato con un preciso scopo: snellire il carico burocratico complessivo, dematerializzare la documentazione cartacea e velocizzare lo svolgimento delle attività contabili, amministrative e fiscali; il tutto in conformità con il GDPR Compliance.

GeCo è il software ideale per rispondere alla nuova normativa e che verrà modificato su misura in base alla Riforma ed al decreto correttivo in attesa di pubblicazione. 


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– organizzare in modo efficiente e sicuro tutto ciò che riguarda la fiscalità in uscita, tenendo sempre traccia dei singoli movimenti in uscita, così come delle fatture pagate o non ancora pagate e dei modelli F24.

– registrare tutto ciò che riguarda la fiscalità in entrata e avere sempre sotto controllo sia i movimenti generici sia le fatture da incassare o già incassate. 

– gestire gli introiti economici provenienti da attività di ristorazione o dall’ingresso presso gli impianti sportivi.

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➞ Leggi anche: Gestione Asd: i vantaggi di Sporteams GeCo

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