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Lavoro sportivo: come compilare la Certificazione Unica

Lavoro sportivo

Come sanno i responsabili delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, impegnati ogni giorno nell’ambito del lavoro sportivo, il 16 marzo era la data fissata per la compilazione della Certificazione Unica 2022 (CU): sia per la consegna ai percipienti sia per la trasmissione telematica alla Agenzia delle Entrate

Con l’occasione, e grazie soprattutto alle informazioni fornite dal dott. Fabio Zucconi, sul nostro blog abbiamo preparato una guida rapida alla compilazione della CU, che potrò tornare utile in futuro a chi gestisce Asd e Ssd

Zucconi, commercialista specializzato in consulenza fiscale per le associazioni e le società sportive, nonché consulente del Comitato Regionale Emilia Romagna della FIGC-LND, è partner di Sporteams da alcuni anni. Insieme stiamo cercando di portare un cambiamento concreto nel settore sportivo dilettantistico, accelerando la digital transformation e fornendo strumenti utili per semplificare le attività quotidiane, comprese, naturalmente, quelle contabili. 

Scopriamo insieme come compilare la Certificazione Unica! 
 

Compilazione CU: raccomandazioni e consigli

 

I responsabili di Asd e Ssd devono conoscere la modalità di compilazione del modello di Certificazione Unica

Per iniziare, va ricordato che le CU degli enti sportivi dilettantistici, oltre ai compensi per il lavoro autonomo, devono “certificare” anche i compensi sportivi: rimborsi spesa, premi o compensi definiti con le diverse figure che operano per l’associazione o lo società sportiva (dirigenti, tecnici o atleti che svolgono attività sportive o amministrative oppure “collaboratori tecnico organizzativi”). 

E anche per questo bisognerebbe sempre tenere a mente una raccomandazione importante, utilissima per le Asd e le Ssd: è opportuno registrare tutti i pagamenti dei collaboratori sportivi effettuati durante l’anno per disporre di un elenco preciso e completo dei soggetti pagati. Allo stesso modo, va tenuta traccia di ogni pagamento (soprattutto dei singoli importi) e vanno annotati i dettagli da esibire in caso di controllo e/o accertamento delle autorità competenti. 

Un altro consiglio da non dimenticare è il seguente: prima di compilare le CU è necessario controllare, e con scrupolo, “tutte le uscite che si trovano sul conto corrente bancario o che sono avvenute per cassa”, con l’obiettivo di individuare errori, imprecisioni, sviste, ritardi o inadempienze a cui dover rimediare

Andando più nel dettaglio, è bene sapere che per l’individuazione degli importi da certificare nella CU va preso in considerazione, a prescindere dalla “competenza del pagamento”, solo e soltanto gli importi pagati nel corso dell’anno solare (1 gennaio – 31 dicembre). 

Per quanto riguarda la compilazione, invece, per cominciare occorre far riferimento alla sezione “Certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi”. Quindi indicare, nella casella 1 “Causale”, il codice “N” e spostarsi nella casella 4, “Ammontare lordo corrisposto”, per annotare il totale dei compensi erogati nel corso dell’anno solare.

A questo punto è possibile procedere con la casella 6, “Codice”, e riportare il codice “22” (redditi esenti o somme che non costituiscono reddito); con la casella 7, “Altre somme non soggette a ritenuta”, dove va indicato l’importo che non concorre a formare il reddito. E poi con la casella 8, “Imponibile”, da compilare se la somma erogata è superiore a 10.000 Euro. Se necessario,  poi vanno compilate anche le caselle 10, “Ritenute a titolo di imposta”, e 13, “Addizionale regionale a titolo d’imposta” con gli importi dovuti per Irpef e addizionali.

Per avere maggiori informazioni sulla Certificazione Unica 2022 e conoscere nel dettaglio tutti i passaggi necessari, ti suggeriamo di continuare la lettura direttamente sulla newsletter di Fabio Zucconi.
 

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Sporteams e la digital transformation

 

Il lavoro sportivo, soprattutto dopo la recente riforma dello sport, sta cambiando. E proprio per questo è necessario trovare modi, metodi e strumenti nuovi per rinnovare il proprio modello organizzativo, con soluzioni e tecnologie che per troppo tempo il settore sportivo non ha sfruttato. 

È quello che stiamo facendo col progetto imprenditoriale di Sporteams, che ha l’obiettivo di accelerare e supportare la digitalizzazione delle associazioni e delle società sportive.
 

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