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Start-up, Sonia Martini (avvocato): “Ecco perché hanno bisogno di una consulenza”

start-up, sonia martini: “queste aziende hanno bisogno di uno specialista per orientarsi nella normativa. Sporteams…”

Sonia Martini, avvocato, specializzata in consulenza per aziende ha parlato dei problemi delle start-up a Sporteams. Sonia opera in un settore particolare, quello della contrattualistica, nel quale prende dimestichezza fin dall’apprendistato. Queste le sue riflessioni.

Come fa un’azienda giovane a orientarsi nella normativa? “Per orientarsi in una normativa c’è senz’altro la necessità di avvalersi di consulenti specializzati. A maggior ragione se si parla di aziende giovani e con poca esperienza di impresa. Del resto le start-up sono, in ogni caso, costituite con forma societaria e quindi è fondamentale conoscere le disposizioni che le regolano. Se poi invece i gestori della compagine hanno molta esperienza in ambito aziendale, come nel caso di Luca Bassilichi (per approfondire), è tutto molto più semplice perchè le dinamiche e le logice di impresa gli sono già ben note. Luca? L’ho conosciuto solo al momento della costituzione della start-up e mi è subito sembrato un imprenditore molto esperto e una persona molto in gamba”.

Una panoramica del settore delle start-up? “Le start-up innovative sono una grande opportunità che può addirittura influenzare la crescita economica del Paese. Infatti nuove attività, vuol dire creazione di posti di lavoro e di reddito; per questo l’Italia ha predisposto una serie di agevolazioni giuridiche e fiscali finalizzate alla creazione delle nuove società”.

Quindi serve uno specialista? “Con una consulenza specifica che parte da quando il potenziale imprenditore ha l’idea, l’opportunità può essere colta. Dico questo perché molto spesso non è come con Sporteams: di solito quando si tratta di start-up (per approfondire) innovative ci si trova a parlare di impresa con persone che non hanno esperienza in questo settore e che, probabilmente, fino a quel momento sono state impegnate in attività di altro tipo oppure sono giovani che per districarsi in questa materia hanno bisogno dei consigli di un esperto. Del resto la nuova società, dopo la sua costituzione, deve iniziare ad operare e deve lanciarsi in un mercato in cui anche gli investitori sono esperti del settore e cercano di tutelare il più possibile il loro capitale; proprio per questo aver predisposto uno statuto in maniera “personalizzata”, aver fatto scelte societarie giuridicamente corrette e aver creato, se necessario, una contrattualistica adeguata, può fare la differenza”.

Dopo la costituzione cosa offrite loro? “Dopo essere stata creata la start-up può andare incontro a diversi tipi di necessità. Si va, come in ogni altra società, dalle problematiche societarie, alle necessità contrattuali ai recuperi credito e così via. Se poi l’impresa decide di raccogliere fondi con l’equity crowfunding oppure, ad esempio di fare operazioni su proprie quote l’intervento di un consulente preparato diviene veramente indispensabile”.

Di Sporteams cosa ti ha colpito? “Sporteams è una start up che può senz’altro avere successo perché la compagine sociale è dinamica ed esperta e perchè il progetto è facilmente scalabile. Inoltre è stata costituita con atto pubblico e lo statuto redatto contiene accorgimenti che la rendono senz’altro appetibile al popolo degli investitori…. ma non è solo questo. Per fare impresa in Italia oggi ci vuole veramente tanto cuore e tantissimo coraggio,  e queste doti Sporteams le ha tutte”.

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