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Luca Luisi: “La App Sporteams è un esempio virtuoso”

Luca Luisi

Luca Luisi: “Per ripartire dopo l’emergenza servirà anche una riforma dello sport dilettantistico e giovanile”.

Prospettive dello sport dilettantistico dopo il Covid-19. Luca Luisi, laureato in economia aziendale e specializzato in management dello sport, è responsabile settore giovanile del Fenegrò Calcio. Luisi ha pubblicato di recente un libro dedicato al management dello sport, in cui è citata anche Sporteams. Di questo e non solo ha parlato al blog di Sporteams.

Il progetto LAN SportManagement? “LAN Sport Management è un piccolo progetto social che si prefigge lo scopo di divulgare i principi della formazione sportivo-manageriale. L’obiettivo è creare un luogo virtuale dove i vari operatori del mondo sportivo possano confrontarsi e far tesoro delle informazioni e nozioni reperibili nel mercato virtuale”.

Quali sono le prospettive per lo sport dilettantistico? Quali aiuti servirebbero al settore? Ai collaboratori sportivi basteranno 600 euro? È il tempo di una riforma organica del settore? Che tipo di cambiamenti ci saranno dopo il Coronavirus? “Purtroppo ogni anno migliaia di società dilettantistiche falliscono. Quasi sempre a causa di gestioni poco virtuose o per l’abbandono degli sponsor. Recentemente il presidente della LND in un’intervista ha affermato che a causa dell’emergenza sanitaria tutte le società sono seriamente preoccupate per il futuro. La sopravvivenza per molte società dilettantistiche è in pericolo se non dovessero arrivare concreti aiuti da parte delle istituzioni governative. Per il dopo emergenza, il calcio dilettantistico ha assolutamente la necessità di essere regolamentato con una riforma organica. In realtà il settore dilettantistico soffre ancora oggi di una regolamentazione inadeguata e personalmente penso che si debba ripartire con una riforma generale basata su una regolamentazione corretta che preveda una tutela efficace dei propri addetti ai lavori (collaboratori sportivi), degli staff tecnici, dei supporti sanitari e infine dei calciatori. Un ulteriore supporto potrebbe venire da un’incentivazione a coltivare una nuova generazione di giovani professionisti che operano nel settore. Per molti sarebbe un’opportunità di crescita oltreché uno sbocco lavorativo. Tutto quanto sopra è ancora più importante vista la drammatica crisi sanitaria che sta attraversando il nostro paese e che inevitabilmente finisce per danneggiare anche il settore sportivo”.

Raccontaci del tuo libro. “Il mio libro dal titolo “CALCIO&BUSINESS” si è posto l’obiettivo di sottolineare l’attenzione sulle tematiche che caratterizzano il mondo sempre più complesso dell’industria del calcio. Conosceremo nel dettaglio come organizzare una società sportiva, chi assumere e con quali competenze per ottenere successo rispetto alle concorrenti. Dopo la prima parte relativa alla gestione e all’organizzazione delle risorse umane e della struttura societaria, preciseremo nel dettaglio come definire le strategie di medio-lungo termine, come utilizzare la comunicazione e come controllare la concorrenza di un mondo così dinamico e turbolento. In conclusione analizziamo come si possono reperire maggiori risorse economiche e come la digitalizzazione può arrecare benefici alle società sportive”.

C’è stato spazio anche per Sporteams nel libro. “Nell’ambito delle mie ricerche sugli esempi virtuosi nello sport dilettantistico ho apprezzato particolarmente Sporteams. Con la sua App è in grado di migliorare lo scambio di comunicazioni necessarie dentro una ASD per rendere il tutto più flessibile e dinamico”.

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