Alessandro Barucci: “Vi racconto Bacheca Belmonte, precursore di Sporteams”
Alessandro Barucci, socio di Sporteams, lavora nel campo dell’informatica dal 1990. Il suo software, Bacheca Belmonte, è il precursore di Sporteams.
Queste le di Alessandro Barucci parole a Sporteams.
Da cosa nasce l’idea di Bacheca Belmonte? “L’idea della app mi è venuta come babbo. Da babbo di un figlio che ha fatto tutta la trafila calcistica, dai Pulcini agli Juniores, nella stessa società. Dopo essere stato coinvolto nella vita della società ho avvertito la necessità di semplificarne la gestione. Un sistema per la società. Alla base c’era un ragionamento: le società sportive dilettantistiche hanno la sindrome di Dorian Gray: I presidenti i dirigenti, i segretari invecchiano, ma i tesserati sono giovani e rimangono tali perché ogni anno entrano le nuove leve e quindi nuove generazioni. Avevo 40 anni. Adesso entrano i nativi digitali che hanno genitori che sono Millennials.
L’osservazione di questo mi ha portato a creare una piccola piattaforma per la gestione delle convocazioni. Era un primo tentativo di normalizzare la comunicazione di un evento ricorrente. Quello delle convocazioni era per genitori e giocatori un rito dopo l’ultimo allenamento della settimana: venivano scritte su carta ogni settimana e appese in una bacheca. Il primo nome dell’App era infatti Bacheca Belmonte (per approfondire). Poi ho conosciuto Luca Bassilichi che ha trasformato questa intuizione in un’idea imprenditoriale. Da lì poi abbiamo allargato la nostra collaborazione alla Federazione. Le funzioni della vecchia Bacheca Belmonte adesso rappresentano solo il 10% di Sporteams. Le nuove versioni sono state via via arricchite di nuove funzionalità grazie anche ai suggerimenti delle Asd che hanno iniziato ad usarla. Senza Luca sarebbe rimasta Bacheca Belmonte”.
Ci sono ancora delle resistenze da parte delle asd. “Le società devono rendersene conto. Nuove generazioni di ragazzi portano nuove generazioni di genitori. Ci sarà quindi sempre più richiesta di lavorare in un certo modo e di regolare i rapporti con gli strumenti digitali. Il mondo delle asd è indietro da questo punto vista ma le nuove generazioni lo porteranno avanti. Io non ho mai giocato a calcio mentre altri genitori sì. Quando mio figlio faceva le prime trasferte, non sapevo dove erano i campi di gioco. Oggi questo problema non esiste più. Oggi l’indirizzo del campo viene dalla Federazione e l’app lo apre in Google Maps e se il campo cambia, la app lo registra. Stiamo andando in quella direzione”.
Le asd sono centri di aggregazione per i giovani dove si ricrea un senso di comunità. “Pensiamo a quello che avviene nella scuola. Li i ragazzi stanno nella stessa scuola al massimo cinque anni, nella loro carriera sportiva la società invece potrebbe rimanere anceh la stessa dalle elementari alle superiori. Le società sono delle costanti, fidelizzano. La scuola con fatica si sta adeguando alle nuove tecnologie, ora tocca alle Asd (per approfondire) fare altrettanto. La asd avvicina, porta le persone a condividere eventi ed emozioni. Con quelli del calcio ci vediamo anche dopo le partite e a distanza di anni e hai modo di sviluppare rapporti duraturi. C’è anche un coinvolgimento emotivo notevole.
Quello che ci dicevamo sempre con Luca era: creiamo un canale digitale che unisca Società Atleti, Allenatori, Genitori ecc.. su cui andremo poi a veicolare sempre più informazioni ed integrazioni. I tesserati, i dirigenti, la segreteria: tutti questi attori, ogni settimana – le asd hanno processi settimanali – entrano in comunicazione ed hanno necessità di scambiare informazioni. Per queste comunicazioni ultimamente si usa spesso anche Whatsapp ma si è rivelato inadatto. Whatsapp è destrutturato; qualche società lo ha persino vietato: troppa comunicazione diventa cattiva comunicazione. Al contrario le società necessitano di un canale di comunicazione che sia mediato. Dalle convocazioni siamo passati ai certificati medici e ai documenti per i crediti formativi, al registro presenze allenamenti, ai pagamenti elettronici delle quote, ecc ed altro ancora stiamo preparando per la nuova versione”.