Acquisti all’estero: i consigli di Fabio Zucconi alle asd in regime di legge 398/1991.
Sporteams ospita i contributi di Fabio Zucconi, commercialista e revisore contabile specializzato nella consulenza per le asd. Questo il suo intervento su come ovviare ad una normativa particolarmente complessa per le asd in caso di acquisti all’estero.
“La normativa che disciplina gli aspetti fiscali delle transazioni sovrannazionali è particolarmente complicata e farraginosa. Questa rende le transazioni delle società sportive con fornitori o clienti internazionali meno conveniente rispetto a quella con una controparte nazionale e particolarmente complessa con riferimento agli adempimenti richiesti.
Leggi il contributo di Fabio Zucconi sui proventi da attività di somministrazione.
In effetti nel caso di acquisti di beni o servizi da un fornitore estero (es. acquisti tramite internet) la società sportiva dovrà svolgere una serie di adempimenti particolarmente gravosi.
- Iscrizione alla banca-dati VIES.
- Ricezione dal fornitore estero di fattura senza l’applicazione dell’IVA con obbligo di integrazione e applicazione del regime dell’inversione contabile (per operazioni intra-comunitarie) o obbligo di emettere autofattura (per operazioni extra-UE) con aggiunta dell’IVA determinata in base alle aliquote e alla normativa fiscale italiana.
- Protocollazione e archiviazione della fattura integrata o dell’autofattura.
- Compilazione del Registro Iva minori.
- Liquidazione dell’IVA trimestrale con versamento dell’IVA sull’acquisto effettuato all’estero.
- Compilazione e trasmissione dei dati relativi alle operazioni con l’estero. Il cosiddetto esterometro.
Nel caso in cui l’acquisto dal fornitore estero fosse invece destinato esclusivamente all’attività istituzionale la procedura prevede altri adempimenti in sostituzione di quelli sopra indicati con d) e) e f).
d) Utilizzo di un registro IVA specifico per le integrazioni delle fatture estere o le autofatture.
e) Versamento dell’imposta dovuta, non più all’interno della ordinaria liquidazione trimestrale dell’IVA, ma con modalità specifiche.
f) Nel solo caso di acquisti intra-comunitari, presentazione di un’ulteriore dichiarazione mensile denominata INTRA-12.
Come si vede quindi una banale operazione di acquisto che se fosse stata effettuata da un fornitore italiano avrebbe avuto come unico obbligo quello di conservare copia della fattura e numerarla progressivamente genera in caso di acquisto da fornitore estero una serie di incombenze particolarmente gravose che richiedono l’assistenza di un professionista e assoggettano al rischio di sanzioni in caso di errori nell’adempimento.
Leggi il contributo di Fabio Zucconi sul registro CONI.
Tutto ciò premesso si ritiene che, salvo acquisti di beni o prestazioni di servizio particolarmente importanti che abbiano caratteristiche assai migliori rispetto ai prodotti che potrebbero essere acquistati presso fornitori italiani, ben difficilmente si avrà convenienza ad effettuare acquisti all’estero data la quantità di adempimenti che questa operazione rende necessaria.
Una soluzione alternativa consiste nel delegare l’acquisto ad una persona fisica (residente in Italia) che successivamente rivenda il bene alla società sportiva.